Da marzo – Week-end al Castello di Bobbio

Da marzo per tutto l´anno il Castello Malaspina-Dal Verme di Bobbio riapre pienamente i battenti per le visite turistiche.

Vi è la possibilità, oltre che varcare le mura e visitare il cortile, l´atrio ed il giardino, di entrare nel mastio e con l´ausilio di un´abile guida esperta visitare le sale e le camere interne. Conoscerete la storia del castello e delle due casate storiche, quella dei Malaspina e dei Dal Verme, che tennero la Contea di Bobbio ed il Castello fino alla soppressione dei feudi in epoca napoleonica.

Castello di Bobbio
Castello di Bobbio- (Piacenzainternet.it)

Orari:

Dal martedì al venerdì: 9-15
Sabato e domenica: 10-16

Entrata libera

Costo visita guidata interna: Euro 2 (max gruppi di 15 persone)

Vi sono inoltre la possibilità di aperture estive e festive straordinarie e prolungate. Si tengono inoltre vari eventi culturali e folkloristici, come la Cena medioevale al Castello.

Storia:

Il borgo di Bobbio cominciò ad essere fortificato, con la costruzione di mura, nel XII secolo, ed un documento del 1219 nomina una “braida de castello”.

La costruzione del fortilizio, come lo vediamo oggi, si deve al marchese Corradino Malaspina signore di Carana e di Bobbio. Egli nei primi anni del 1300 prese il possesso dell´antica Contea vescovile ed eliminò il Comune ed i suoi statuti, elevo il castello sopra i resti del monastero colombaniano, ed inoltre rafforzò le fortificazioni e le mura cittadine già elevate attorno al XII secolo.

Venne edificato di fianco alla Basilica di San Pietro, che era stata costruita prima dell´arrivo di San Colombano da un ignoto missionario che evangelizzò il primitivo borgo romano, la chiesetta portava la dedicazione a San Pietro, e Colombano nel 614 la trovò quasi in rovina, dopo averla restaurata la scelse come chiesa cenobiale intorno alla quale crebbe il primitivo monastero.

Nel turbolento periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini il castello fu presidio dei Guelfi, vi si rifugiavano i nobili in fuga dagli assalti portati dal Comune di Piacenza (Ghibellino) ai castelli della val Trebbia.

Nel 1342 diviene possesso dei Visconti di Milano, nel 1413 venne conquistato dagli Anguissola di Travo per un solo anno, ritornò ai Visconti che nel 1436 assegnarono il castello con il titolo di conte ai Dal Verme che ne mantennero il possesso con alterne vicende spesso burrascose, fino alla sopressione del feudalesimo ed al passaggio della contea sotto i Savoia, nel 1743. Bobbio ed il suo territorio divenne Provincia del Regno di Sardegna fino all´unità d´Italia.

La struttura, sempre di proprietà dei Dal Verme, ma ormai trascurata tanto che cominciava ad andare in rovina, fu venduta nel 1814 a Paolo dalla Cella e dai suoi eredi ceduta allo stato nel 1956.

Informazioni (telefoni ,e-mail, web, webcam e video):

Riconoscimenti ambientali e storico culturali:

Bobbio ha il riconoscimento di Città d´Arte e Cultura

Dal 2006 è stata insignita della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, come centro alto-medioevale di interesse turistico, che si distingue per eccellenza ed accoglienza; il gruppo conta 163 comuni in Italia. La cittadina è inoltre inserita nell´Organizzazione Mondiale del Turismo. Dal 2008 fa inoltre parte del club I borghi più belli d´Italia, che conta 196 borghi in tutto il territorio italiano.

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