Nelle famiglie reali non è tutto rose e fiori: le incomprensioni sono all’ordine del giorno e un’altra coppia ha deciso di emigrare.
Se per la gente comune, essere principi e principesse vuol dire aspirare alla felicità massima, forse è perché non sono del tutto chiare le dinamiche interne che ne caratterizzano l’istituzione. La monarchia odierna vive di facciata, una situazione che richiede impegno e sacrifici (come quella di essere esposti costantemente ai media), alimentata però da una bella dose di vanità, scaturita dal sentirsi diversi, eletti, migliori degli altri.
Ma se vengono a mancare i presupposti per potersi pavoneggiare davanti al popolo dei “comuni mortali”? Cosa rimane? Se Harry e Meghan hanno deciso di lasciare l’Inghilterra per non finire imprigionati in un vortice di protocolli e incombenze reali, c’è anche un’altra coppia reale che va via per motivi di “etichetta”.
Una certa tensione ha colpito anche la Corona della Danimarca. La regina Margherita ha revocato i titoli principeschi a Joachim Holger Waldemar Christian e ai suoi quattro figli, provocando l’esodo di quest’ultimi verso gli Stati Uniti. Questo evento ha sollevato paragoni inevitabili con l’abbandono dei doveri reali da parte del principe Harry e Meghan Markle in Gran Bretagna. Ma chi sono davvero e cosa ha scatenato questa fuga dalla corte?
La diatriba è iniziata nel novembre 2022. Dopo un anno di festeggiamenti per il 50° anniversario del regno di Margherita, la sovrana ha annunciato che il suo secondogenito Joachim e i suoi figli non sarebbero più stati principi. La decisione è stata giustificata con il desiderio di non vincolare i giovani del ramo cadetto a una vita di sacrifici e con l’obiettivo di snellire la famiglia reale anche dal punto di vista economico. Tuttavia, questa mossa ha suscitato profonda delusione e rabbia in Joachim.
Il principe Joachim, che lavorava presso l’ambasciata danese, ha deciso di lasciare il proprio incarico e di trasferirsi negli Stati Uniti con la sua seconda moglie Marie e i suoi quattro figli, due dei quali nati dal suo precedente matrimonio con Alexandra Manley. “È stata una sorpresa. Siamo tristi e sotto choc. I ragazzi si sentono emarginati. Non riescono a capire perché gli venga tolta la loro identità,” ha dichiarato Alexandra Manley il giorno dopo la notizia.
Joachim ha espresso il suo disappunto aggiungendo che “Non è mai divertente vedere i propri figli maltrattati in quel modo. Loro stessi si trovano in una situazione che non capiscono“. La frattura creata dalla partenza di Joachim, che ora detiene solo il titolo di conte senza poterlo trasmettere ai suoi eredi, ha creato un profondo solco all’interno della famiglia reale danese, simile a quello avvenuto tra i Windsor.
A differenza di Harry e Meghan, che hanno chiesto esplicitamente di fare un passo indietro dai doveri reali, Joachim ha sempre desiderato un ruolo più attivo al servizio della Corona. Nonostante l’allontanamento, la coppia mantiene le proprie funzioni di rappresentanza: Joachim conserva il proprio posto nel Consiglio di Stato e i suoi figli, pur non essendo più principi, rimangono membri della Casa Reale. Una situazione contraria al “collega” inglese Harry che ha mantenuto il suo status di principe ma non ha nessun ruolo nella Royal Family.
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