In arrivo nuovi rincari sul saldo IMU a dicembre, sconforto dei cittadini

Nei giorni scorsi è scaduto il termine del pagamento dell’acconto IMU: per il saldo di dicembre sono previsti nuovi pesanti rincari.

Il pagamento dell’acconto IMU scaduto il 17 giugno ha coinvolto almeno 25 milioni di italiani. Si tratta di proprietari di seconde case, prime case di lusso, negozi, uffici, aree fabbricabili e terreni. Secondo le ultime stime, da quando è stata introdotta, cioè nel 2012, l’imposta ha già fruttato allo Stato quasi 300 miliardi di euro. I cittadini e le associazioni chiedono da tempo una sua progressiva riduzione, ma i Comuni non sono d’accordo e per dicembre, ovvero per il saldo, sono previsti nuovi rincari.

nuovi rincari sul saldo IMU a dicembre
Rincaro IMU a dicembre, quando scatta (piacenzainternet.it)

Si parla di un vero e proprio giro di boa per le aliquote IMU 2024. Quasi tutti i Comuni italiani hanno deliberato degli aumenti che incideranno fortemente sui pagamenti del saldo di dicembre. Così, dopo che il 17 giugno è arrivata la scadenza dell’acconto IMU 2024 (l’imposta può essere pagata nei prossimi 30 giorni con una sanzione pari all’1,5% di interessi sul totale), già si ragiona su quanto si pagherà col saldo.

Novità sulle aliquote: rincari sul saldo IMU a dicembre

Stando ai dati delle delibere comunali presenti sul sito del Ministero delle Finanze, la seconda rata IMU di dicembre 2024, quella relativa al saldo, sarà caratterizzata da preoccupanti rincari, che riguarderanno pure i fabbricati produttivi. Gli aumenti sono costanti, e in tante città l’imposta ha già raggiunto picchi elevatissimi.

Imu dicembre, sconforto dei cittadini
Cittadini preoccupati per gli aumenti IMU (piacenzainternet.it)

Esiste anche una classifica delle città più care in termini di IMU dovuta sulla seconda casa. Secondo i dati finora noti al primo posto c’è Roma, con un valore medio annuo pari a 2.135 euro. Segue Siena, con un’imposta media di 1.937 euro. Al terzo posto c’è Padova, con 1.770 euro. Giù dal podio, al quarto e al quinto posto ci sono Livorno e Verona.

Le città in cui l’IMU è meno cara sono invece Catanzaro, Messina e Caltanisetta. Per quanto riguarda le pertinenze delle prime case di lusso, in testa alla classifica c’è Napoli. Al secondo posto troviamo Agrigento. Mentre al terzo c’è Ancona. Per le prime case di lusso, le città dove l’IMU costa meno sono Trento, Belluno e Sondrio.

La politica nazionale, per ora, non sembra volersi preoccupare della situazione, anche se molti italiani sono in difficoltà con i pagamenti. Eppure si potrebbe per esempio introdurre qualche sconto almeno per le case in affitto con i contratti a canone concordato, in modo da estendere l’offerta abitativa. Oppure per gli immobili dei piccoli centri, per agevolare la rinascita di borghi e aree interne.

A Mantova, a dicembre, le aliquote passeranno da 0,96% a 1,06% per le aree fabbricabili e per i terreni agricoli. A Belluno è previsto un rincaro fino allo 0,91% per i fabbricati del gruppo D (con eccezione di banche, supermercati e fabbricati rurali). Poi c’è Cuneo dove le aliquote passeranno dallo 0,7 allo 9,8% per le seconde case dati in affitto a canone concordato e dallo 0,71 allo 0,81% per le aree fabbricate. A Sassari pagheranno di più i negozi e i magazzini. A Taranto l’aumento è previsto per le case di lusso.

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